Il presidente dell’Iran Ahmadinejad alloggerà a Monfalcone

Il presidente dell’Iran Ahmadinejad

Il presidente dell’Iran Ahmadinejad

VERSIONE PHISHING D’APRILE

di Bartolomeo Rettale

Dopo Kim Jong-un, leader della Corea del Nord, un altro controverso despota a capo di uno «stato canaglia» con armi nucleari ha scelto l’Hotel Lombardia di Monfalcone come quartier generale per il suo primo viaggio istituzionale in Italia.
Giovedì prossimo infatti la città dei Cantieri accoglierà in pompa magna il presidente dell’Iran, Mahmud Ahmadinejad, che atterrerà all’aeroporto di Ronchi direttamente da Teheran con il suo tappeto volante presidenziale. La Banda Civica di Monfalcone, appositamente sprovvista di elementi femminili per l’occasione, sta già provando l’inno iraniano per la cerimonia di benvenuto.

Ahmadinejad spiega così la scelta della cittadina bisiaca: «Il presidente Kim Jong-un, con il quale condivido una visione comune sul destino del pianeta, mi ha inviato una email con alcune foto del centro di Monfalcone, che mi hanno riportato alla mente il tetro Deserto del Kavir al centro della Persia. Ho subito pensato che questa “Monfy” – come l’ha chiamata Kim – può diventare la mia seconda casa».

Le altissime le misure di sicurezza già predisposte per il leader coreano andranno dunque a sommarsi a nuove severe restrizioni che causeranno ulteriori disagi ai cittadini. L’entourage di Ahmadinejad ha richiesto che venga scavato un fossato profondo almeno tre metri lungo tutto il perimetro dell’albergo e che siano erette reti elettrificate attorno Piazza della Repubblica. Ha dato anche precise disposizioni circa il rito di umiliazione pubblica a cui dovrà sottoporsi un cittadino israelita, che la giunta sta ricercando tramite regolare bando pubblico consultabile sul sito web del Comune.

Nel frattempo, per non urtare la sensibilità del leader dell’Iran, è stato vietato il consumo di alcolici su tutto il territorio ed il campanile del duomo è stato coperto con un enorme drappo nero. «Non possiamo correre il rischio che Ahmadinejad veda per sbaglio un simbolo del cristianesimo dalla finestra della sua camera d’albergo» ha dichiarato il sindaco Silvia Altran, che durante la visita del presidente iraniano si farà chiamare “Silvio Altran” camuffandosi con dei baffi finti. Infine, per evitare brutte figure con il mondo islamico, gli esponenti della Lega Nord sono stati rinchiusi all’interno di speciali gabbie per scimmie nel seminterrato del Municipio. Amnesty International si è detta «del tutto indifferente» alla cosa.

L’ASCOM ha espresso sconcerto per l’arrivo a Monfalcone del secondo dittatore sanguinario in una settimana, ed è convinta che il fossato e le reti elettrificate «produrranno un ulteriore calo degli affari delle attività commerciali del centro».

La notizia della visita monfalconese dei due leader asiatici sta facendo il giro del mondo e pare che altri dittatori abbiano espresso il desiderio di raggiungerli all’hotel Lombardia. Tra questi, Bashar al-Assad, presidente siriano, Gurbanguly Berdimuhammedow, presidente del Turkmenistan, e il voivoda di Valacchia Vlad Țepeș III, l’impalatore.